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I miei disegni e collage sono più il risultato dei miei scavi e delle mie ricerche sceniche che "opere pittoriche" fatte per se stesse. Tuttavia, da parte mia, li considero come tali per il valore del discorso che portano con sé.

Quello che dicono è che non so cosa sia il "bello" in senso assoluto; che credo persino che sia una ricerca che molte persone sostengono di avere, ma che è particolarmente inappropriata per l'arte e quindi poco interessante. Tutto ciò che mi interessa è bello, tutto il resto semplicemente non lo è. Questo è un fatto e non una supposizione.

Allo stesso modo, la nozione di originale è qui totalmente cancellata. La maggior parte di questi disegni, dipinti e collage sono stati venduti per necessità e, devo dire, a malincuore. Ma questo non è davvero importante per me.

Oggi, la realtà di un'opera grafica non può più essere confinata alla sua versione originale. Tutte le sue rappresentazioni, modifiche, copie rappresentano l'originale Lo diventano di più con ogni ondata di riflessione e desiderio che porta alla produzione di nuove varianti.

Nel mondo della rappresentazione virtuale che è oggi il nostro, tutta la produzione diventa alla fine informazione e quindi pensiero. Questi disegni sono dunque testi che possono essere modificati all'infinito senza perdere la loro qualità originale. Internet sta trasformando ancora una volta il mondo in una civiltà dell'oralità, indipendentemente dai media che utilizza. Un'oralità pensata, parlata dentro la mente dello spettatore, del lettore. Internet significa che ora parliamo a noi stessi e agli altri in modi identici. È semplicemente una lingua di cui a volte non siamo ancora coscienti che tutte le nostre società stanno imparando a parlarla. 

Il giorno in cui ogni individuo se ne sarà reso conto, tutte le altre forme di linguaggio saranno di fatto definitivamente trascritte intellettualmente e fisicamente. Comprese le forme d'arte la cui origine tangibile delle realizzazioni non saranno più le opere, ma i costituenti di un'unica opera comune che riunisce tutti i significati e i segni delle nostre civiltà in un unico universo di connessioni. Internet diventerà così l'unico cervello di un'umanità gigantesca e connessa, di cui noi individui saremo i neuroni specializzati, ognuno lavorando nella propria nicchia per arricchire e alimentare il flusso comune senza nemmeno volerlo veramente.  

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