Stai visualizzando Journal des Parques J-39
"Les Puritains" di David Noir al Lavoir Moderne Parisien | Da sinistra a destra: Stéphane Desvignes, Sonia Codhant, Jean-François Rey, Jacques Meystre, Jean-Hugues Laleu | Foto © Karine Lhémon

Giornale delle Parche D-39

A: Addio

Senza forza. Mi dispiace.

Un estratto del PuritaniIl gioco del 1998, che ha avuto i suoi momenti di gloria, riassumerà quello che vorrei dire oggi alla mia squadra in altre parole, se potessi trovare l'energia.

A proposito, sono mesi, se non anni, che rimando a mettere in forma e online gli archivi dei miei vecchi spettacoli, che sono così importanti per me. Questo sarà certamente il mio prossimo compito, una volta che il destino del Parques compiuto e sorpassato.

Harvey, psicanalista-guru immaginario, parlava per bocca mia, con beffarda disinvoltura, alla povera Betty affiancata dalle sue compagne, ma soprattutto, per il tramite del loro ascolto, agli spettatori del Lavoir Moderne che non dovevano sapere fino a che punto questa arringa, tanto malinconica quanto enfatica, fosse destinata a loro. La musica di sottofondo era La Maritza, cantata come si deve da Sylvie Vartan, e che basta avere in mente per sapere come le parole sono cantate in lontananza, senza seguirla, all'ombra della sua melodia.

Ci vediamo domani, speriamo in forma migliore. Buona notte. Uff!

A: Addio

Non fare un'armatura delle tue braccia

Seguitemi

Non guardare indietro

Seguitemi

Nella terra dell'amore crudele

Il regno dei cuori devastati

Ignorare tutti i rimpianti

Dimentica l'origine della tua vita

Gettare i vestiti sul tappeto

Seguitemi

Dove vai tu non fa freddo,

Allunga le braccia e vieni da me

Seguitemi

Nella terra dei cuori spezzati

In modo che tu possa piangere lì

Piangere lì, piangere lì

Senza mai rimpiangere nulla

Che nascendo

Non fare un'armatura delle tue braccia

Non guardare indietro

Seguitemi

Seguitemi

Seguitemi

 

LES PURITAINS © David Noir

David Noir

David Noir, performer, attore, autore, regista, cantante, artista visivo, video maker, sound designer, insegnante... porta la sua nudità polimorfa e la sua infanzia in costume sotto gli occhi e le orecchie di chiunque voglia vedere e sentire.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.