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Cartouche 01 © David Noir

Diario della scherma J-49

Sto continuando con le mie "cartucce", che ho iniziato ieri sera.

Previste fin dall'inizio del progetto, queste "cartucce" non sono nel senso di munizioni (anche se ci si potrebbe chiedere), ma nel senso delle cornici con angoli arrotondati che circondano i nomi dei faraoni nelle iscrizioni antiche. Un modo per sottolineare il concetto di una frase che trovo particolarmente poetica. Ho iniziato qualche anno fa, disegnando forme simili all'interno delle quali inscrivevo delle parole. Avendo anche ritagliato materiali rigidi, alla fine mi sono ritrovata con semplici cartelli recanti frasi mie e ho mantenuto solo il nome, abbandonando la forma illustrativa dell'ispirazione originale. La funzione è comunque la stessa, e dato che questo diario all'interno del blog è dedicato alle fasi della creazione dei Parques d'attraction che mi restano fino al D-day, lo cito qui perché vorrei far capire in che modo, al di là dell'apparente appariscenza delle immagini dei miei spettacoli, c'è una preoccupazione per una trasposizione spaziale della scrittura. Le parole sono pronunciate dalle bocche, naturalmente, ma vengono anche lette dai muri, ascoltate da voci diverse da quelle degli attori grazie alla partecipazione del pubblico, e catturano l'attenzione come cartelli stradali appesi nelle fabbriche. L'idea è quella di arpionare costantemente il cervello con una serie di significati, in tutte le direzioni. Un modo di massaggiare la mente, di ammorbidire le cortecce sconosciute per prepararle e renderle sensibili alla mia poesia, che è puramente scenica e composta da tutti gli elementi al loro posto. Mettere in giro per la mia testa aforismi - slogan sintetici - è come creare la pubblicità per le mie pareti; invitare il passante a posare i suoi bauli, a osservare e, perché no, a sdraiarsi o dimenarsi per un momento in questa "Seconda vita" che sta contribuendo a creare.

Catturato dalla fauna selvatica e dalla natura fin dall'infanzia, credo di avere il desiderio di incoraggiare le popolazioni ad acclimatarsi e a riprodursi entro i limiti della mia riserva.

David Noir

David Noir, performer, attore, autore, regista, cantante, artista visivo, video maker, sound designer, insegnante... porta la sua nudità polimorfa e la sua infanzia in costume sotto gli occhi e le orecchie di chiunque voglia vedere e sentire.

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