Siete stanchi del teatro onesto e sicuro? Questo gioco sessuale culturalmente scorretto è per voi.
A nous Paris! Myriem Hajoui | Attenzione: choc frontale!
Condividi questo articolo

A NOI PARIGI!

GIOCO DELLA SETTIMANA

I PURITANI

TUTTA LA VERGOGNA NUDA

Attenzione: scontro frontale! Siete stanchi di un teatro onesto e sicuro? Allora questo marchio di fuoco sessuale culturalmente scorretto fa per voi. L'autore e regista David Noir va oltre la cornice formale dell'arte drammatica per invitarvi a una serata festosa e violenta, per alcuni persino oltraggiosa. Non c'è da stupirsi: quest'uomo è un vero e proprio terrorista agli occhi di tutti coloro che preferiscono evitare questo difficile confronto con la nudità, spesso bandita dal palcoscenico classico. Sul ring: otto uomini e una donna in severi abiti neri, stretti nel diktat dell'ordinaria correttezza. I nostri nove relatori siedono ai loro tavoli, decifrando il testo di un'opera teatrale immaginaria e condividendo sigarette e vino. Non aspettatevi un set di porcellane. Qui il bicchiere a stelo è forte.

 

Sotto la guida del guru-psicoanalista Harvey, First, Second, Slav, Adrien, Jean. Léa, Berta e Betty si svelano a poco a poco (nel corso di un primer), rivelando le loro pulsioni, repulsioni e perversioni come specchi impietosi della nostra società. Gli attori (tutti da celebrare) mettono a nudo i loro corpi e le loro anime, rivelando dietro le maschere le nostre repressioni, mettendo a nudo le nostre fantasie più estreme, risvegliando le nostre coscienze intorpidite dall'infanzia. Ostetrica di verità sepolte, registratore meticoloso dei nostri desideri in amore, David Noir e la sua compagnia La Vie est Courte scavano nei nostri pregiudizi senza distrazioni. Respirate prima di continuare. Ciò che è stato indicato fin dall'inizio arriva finalmente: stupro, stupro di gruppo, percosse, omicidio, incesto, zoofilia, travestitismo... fino all'Allegro Cruello finale. Si tratta di un'opera libera o di una provocazione ad effetto? Ognuno giudicherà secondo la propria sensibilità. Chi contempla l'esposizione vedrà solo pornografia spudorata. Gli altri, noi compresi, la vedranno come un oggetto drammatico non identificato, un manifesto di autobus che trae la sua forza dall'abisso di un puritanesimo sbrindellato, vicino a Bataille. Perché qui, il baraccone che è stato costruito è l'immagine del nostro mondo: magniloquente, magnifico, patetico e derisorio. Su un palco trasformato in palcoscenico rock, la compagnia continua a cantare la piccola musica di questa esposizione di corpi e affetti. Nove coreografie e quattro canzoni (scritte da Jérôme Coulomb) sono valvole essenziali per la tensione vertiginosa che scandisce questa inquietante indagine della coscienza. Al tempo stesso discordante, teso e commovente, questo happening tellurico ammalia o respinge. Ciò che resta è un'incandescenza scenica, una forza sotterranea e una parola astuta che nasconde una delle osservazioni più folli e corrosive della nostra vana commedia sociale. In questo grande disordine inquietante, in cui terrori infantili e ansie adulte, passate, presenti e future, si mescolano tra risate e umorismo, ci si sente a volte spiazzati, spesso violati, ma terribilmente vivi.

MYRIEM HAJOUI 03/07/00

David Noir

David Noir, performer, attore, autore, regista, cantante, artista visivo, video maker, sound designer, insegnante... porta la sua nudità polimorfa e la sua infanzia in costume sotto gli occhi e le orecchie di chiunque voglia vedere e sentire.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.