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Teatro ► Improvvisazione ► Performance
Si tratta di essere uno dopo l'altro, pienamente attore e pienamente spettatore, artista nelle sue pratiche e individuo quotidiano, tanto quanto ricercatore.
Descrizione
Questa proposta di workshop ha un solo obiettivo: offrire un primo pubblico per una sperimentazione personale per ogni partecipante. Deve essere una forma libera, un'espressione intima o spettacolare sotto forma di prima stesura - questo punto è importante - per quanto modesta.
Questo primo gesto non è però un'improvvisazione del momento. Ci proponiamo di affrontare qui singolari "eventi scenici", più volte proiettati mentalmente nel corso della sua vita, ma che finora non hanno mai trovato l'occasione di prendere forma. Qualcosa a cui si pensa in modo relativamente ricorrente; che in un certo senso ha ossessionato o addirittura sfidato la propria immaginazione per qualche tempo o forse anche per un certo periodo.
Un atto singolo o un'elaborazione complessa o densa; suoni, voci, posture, esibizioni, scambi, presentazioni di ogni tipo, parole, danze... l'elenco è infinito e soprattutto - questa è la sua qualità in materia - "inimmaginabile" per coloro che, spettatori l'uno dell'altro in questo momento del laboratorio, non avrebbero potuto immaginarlo al posto di chi si sta esibendo in questo momento sotto i loro occhi.
Il luogo dell'insegnamento, in questo caso, deve tradursi nel tentativo di comprendere la proposta nel modo più completo e intuitivo possibile.
Non si tratta di direttoNon si tratta di avere la volontà di andare verso un obiettivo definito, né di voler contribuire al completamento di una forma, e tanto meno di sostituirsi al suo autore, come si farebbe a teatro.
Lo scopo e il metodo saranno domanda gli interpreti creativi su questa fase del loro progetto, in modo che il suo sviluppo, nel corso della giornata, rimbalzi, assorba, respinga, accetti, confuti, sfugga o si plasmi a contatto con la fermentazione di menti avide di risposte o interdette di fronte al diverso grado della loro ricettività a la cosa di un altro.
Ognuno di noi si troverà quindi più volte da una parte e dall'altra della barricata, ponendo e risolvendo in cento modi diversi gli enigmi che sono alla base di ogni proposta scenica che non cerchi a priori una guida nelle convenzioni di una specifica forma d'arte.
Quindi potremmo chiamarlo : Prestazioni.
Dettagli
Verranno messi a disposizione un sistema audio (computer, mixer, casse amplificate, microfono) e un videoproiettore per consentire a tutti di trasmettere il materiale necessario. (solo supporti digitali: chiavetta USB, hard disk esterno, DVD) È responsabilità del partecipante portare oggetti di scena, trucchi, costumi, testi o qualsiasi altro ingrediente che possa essere utile per il lavoro che sta progettando. Se si utilizzano liquidi o materiali sporchi, si può mettere un telo sul pavimento. (Non c'è una doccia, ma solo un lavandino).
Gli stage sono una porta d'accesso al palcoscenico.
Forniscono le chiavi della nozione di gioco.
Scena dal vivo | Palcoscenico
"Prestazioni
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