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Frammento fossile di lingua perduta | Tyrannologos | Mescolando testo e disegno digitale © David Noir

Qualcosa contro il linguaggio delle parole

Tirannia del linguaggio articolato

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La coerenza del linguaggio quotidiano è anche un veleno per la poesia

Alienazione delle parole dal linguaggio

Mentre il pensiero cresce, le parole sono collegate tra loro

Attraverso questa associazione strutturale, formano rapidamente l'ambiente coerente che li distoglie dal loro significato poetico. Questo è, secondo me, uno degli svantaggi del pensiero razionale. Si tratta quindi di rompere le loro interazioni come si rompono i legami chimici; di diluirli in una soluzione acida che disaggreghi l'espressione quotidiana; di rendere libere e fluttuanti le microparticelle di significato che contengono. Perché alla fine c'è poco significato in questo troppo esplicito direzione. Ci deve essere poco. Non un'assenza totale e definitiva; no, non niente. Ma poco. Una piccola quantità di significato dato al senso. Quanto basta per costituire quella che chiamiamo la traccia. La traccia è ciò che ti fa venire voglia di farlo, non ciò che alla fine rimane dopo averlo fatto. Così spesso confondiamo la traccia con la memoria. La memoria è morta e museale. La traccia contiene ancora abbastanza vita per produrre qualcosa di nuovo. E' la cellula staminale del pensiero errante.

L'universo potrebbe essere nato ermafrodita

La meccanica fisica del significato viene quindi messa in moto. Deve essere osservato per essere compreso. Capire che non c'è più niente da guardare sotto la massa del giudizio spontaneo; quello che prendiamo per un "parere", un "gusto", un tratto della personalità. Il peso schiacciante della falsa riflessione pertinente, del giudizio che si concede sulle cose, travolge la particella. Lo immobilizza. Le parole si rompono così facilmente a favore di una storia. Alcuni, più fragili di altri. Così si corre il rischio di creare un prodotto senza anima; un prodotto senza carattere.

"Frase" e "linguaggio" sono due effetti perversi della riproduzione sessuale e del copione sociale

Frammento fossile di lingua perduta | Tyrannologos | Mescolando testo e disegno digitale © David Noir
Frammento fossile di lingua perduta | Tyrannologos | Mescolando testo e disegno digitale © David Noir

Poiché il linguaggio usurpa il significato delle parole pure in associazioni effettive permanenti, il groviglio cognitivo va in questa direzione pesante e quotidiana, che lo fa sbattere contro il muro dell'impasse razionale. Questo muro è stato eretto dalla volontà stessa del pensiero che si sta costruendo. Attraverso l'accumulo di immagini morte, le cellule senza futuro finiscono per formare la superficie cornea di una pelle dura e impenetrabile. Una protezione di troppo; un tacco messo al gomito che non ha mai bisogno di essere messo sul tavolo. La frase a nido d'ape, il cui favo è costituito dalle immagini del "ragionamento", inquina, attraverso una logica ristretta, il mondo degli scambi interiori. Capire ed essere capiti toglie la preoccupazione fondamentale dell'autosufficienza.

Inventate per favorire gli scambi di superficie, le lingue ci impediscono di capire che la scienza che dà la chiave delle origini è quella della poesia colta e non quella del puro razionalismo del pensiero.

David Noir

David Noir, performer, attore, autore, regista, cantante, artista visivo, video maker, sound designer, insegnante... porta la sua nudità polimorfa e la sua infanzia in costume sotto gli occhi e le orecchie di chiunque voglia vedere e sentire.

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