Costruisco, la mia tomba, il mio isolamento, il mio castello, il mio rifugio, la mia fogna, il mio regno.
Non importa, equipaggio il mio fragile Nautilus dall'interno.
L'arte di farselo venire duro
Il Fleece Spreader, un Jolly Roger personalizzato per avere tutto a portata di mano per farselo venire duro © David Noir 2011
Chi c'è dall'altra parte?
al timone : David Noir
Non credo nello spettacolo, ma nel viaggio e nell'individuo. Può avere questo titolo o un altro, o altri dieci o nessuno. Non credo nelle virtù rassicuranti della compartimentazione e della notazione. Non credo nella presunta coerenza delle strutture narrative, dell'estetica e dei punti di vista sul mondo.Credo solo nella debolezza di cui sono fatti gli esseri umani e nella loro relativa lotta, a volte ponderosa, a volte pungente, per inventare strumenti e forze per tirare avanti.Non credo nella vocazione, né nel genio, né nelle religioni dell'arte. Credo nell'opportunismo e nell'istinto di sopravvivenza che ci spinge a creare i nostri talenti. Pratico un'arte della creazione al contrario, che parte da ciò che è per giustificare le storie che invento dopo, affinché altri possano un giorno raccontarle di me. Credo nel mio modo di vivere e nel mio desiderio di essere. Non credo in nient'altro che nella mia arte di diventare duro per quello che sono e potrei essere.Potrebbe essere questo
Potrebbe essere qualcos'altro
Sono un plancton sballottato dalle onde e sfido tutte le balene del mondo ad essere più importanti di me.
Dove questo plancton deve avere un'erezione come una balena © David Noir 2011È meglio avere un'erezione da bambino davanti al mondo che adulare la presunta coerenza dell'uomo maturo e responsabile dietro le belle facciate delle sue strutture sociali e narrative.
E sul palco, che aspetto ha?
Un attore nudo è in incubazione in il teatro grottesco degli umani
Il principio narrativo lineare è escluso a favore dell'intreccio di immagini e percezioni. L'esperienza predomina. Lo spettatore è immerso in un ambiente di forme plastiche, atti performativi ed espressione di significato attraverso video, suono e testo.L'interesse di questo processo è che l'ensemble compone drammaturgie con diversi livelli di relazione tra loro, nel modo in cui un acquario apre una finestra su un biotopo naturale ricostituito, adatto a far vagare la mente dello spettatore.Un approccio artistico decisamente contemporaneo che non pretende di essere contemporaneo
L'obiettivo delle performance: intrecciare l'astrazione del pensiero, complesso, burlesco e diffuso, e la figura del corpo nella sua forma più tangibile, emozionale e banale.Anche su Internet, un nuovo spettacolo sta prendendo forma. Uno spettacolo che si rigenera in ogni momento, come ogni buona performance dovrebbe fare. Attraverso il contenuto dei siti, la gerarchia dei loro titoli, la scelta delle loro immagini, si può leggere una nuova forma di scrittura che, se la si osserva da vicino, appare molto vicina a ciò che viene portato in vita davanti agli spettatori.Non creo più opere teatrali nel senso in cui le intende il teatro, ma piuttosto "prototipi", a causa del loro principio, che non è più incentrato sui temi dei testi, ma sugli stadi successivi di evoluzione della stessa forma durante gli spettacoli.
Difendo un teatro che è sessualmente ispirato e giocoso. Compongo un'illusione cruda che gode della semplicità di essere immediata. Non racconto storie che aggiungono compiacimento alla stupidità. Mi diverto, cospiro, amo, insulto... esisto.
Che tipo di teatro fai?
Che tipo di cinema fai?
davidnoir.fr
Giorno dopo giorno, mi nutro della solitudine di Frankenstein dei miei coetanei e defeco sullo spettacolo dei Muppet del college a uso unico...
Per saperne di più la mia filosofia di gioco
Non sei il mio volto. Non sei il mio progetto. Vis à vis voi e tutto il resto, Voglio rimanere un estraneo.
Approccio: l'arte di diventare duro per te stesso - Ultima modifica: 25 febbraio 2024 da David Noir