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Iconicum | "Playing within the images" | Stage Scène Vivante | Le Générateur | Foto © David Noir 2015

Simulacri e atteggiamenti sociali: "Giocare per davvero

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I cattivi spettacoli fanno male alle persone

Giocare con il nostro corpo tende a renderci meno stupidi e, in alcuni casi, un po' meno nevrotici.

Giocare non è far finta di giocare

Suonare su un palco significa divertirsi "per davvero".

Altrimenti, interesse zero.

Il palcoscenico è un luogo protetto, una piccola cella accogliente dove si può, e si deve, fare tutto ciò che non si può fare in nessun altro contesto. Assumere questo micro-rischio nei confronti di se stessi e degli altri è il minimo che si possa fare.

I cattivi spettacoli fanno male alle persone

È anche il minimo che possiamo fare per esprimere noi stessi scavando un po' più a fondo. Proprio come il nostro pianeta ci ricorda dolorosamente la tettonica, ci sono alcune placche su cui non dovremmo cadere.

Non per salvarci il sedere, ma per mostrarglielo.

Non c'è inettitudine nell'interrogare il genio umano che è in sé, nello stimolare l'esigente poesia che la nostra specie ha la capacità di inventare per sé. C'è solo compiacenza verso la mentalità convenzionale che minaccia tutti e il rifiuto della coscienza. Sull'altopiano non siamo lì per salvarci il culo perché è il luogo esposto meno pericoloso del mondo, almeno in un Paese che pretende di tollerare le libertà individuali. E se non siamo lì per salvarli, è ancora di più per mostrare loro che li eseguiamo.

È un minimo di audacia, lontano dalla lotta armata. Ma è uno degli spettacoli che ancora nascondono la natura della bellezza, qualunque sia il corpo che si esibisce, purché ci sia una certa necessaria onestà nel voler parlare così, nudi e senza affettazione, ai propri simili. Il corpo nudo dice ancora molto sulla nostra distanza dalla barbarie. Il suo display è l'eleganza dello spirito che porta con sé.

Saper giocare con arguzia o raffinatezza, ma con intelligenza, significa essere civili.

Anche nei casi più "ordinari" o, diciamo, meno elaborati, come l'esibizione sessuale amatoriale, la nudità incarna la cruda umanità e quindi la sottigliezza della sua essenza primaria. È ciò che ci costituisce più di ogni altra cosa, è il fondamento del pensiero di cui andiamo tanto fieri. "L'intimo è politico", dicevano le femministe. Mi spingo a dire che l'intimità, e quindi il corpo e il suo corteo di espressioni, è il legame tra le nostre attitudini al gioco, all'intelligenza, al pudore, all'umorismo e alla comprensione di tutti i concetti della nostra vita. Giocare con il nostro corpo tende a renderci meno stupidi e a volte anche meno nevrotici, attraverso un incontro faccia a faccia con il pudore che può essere sicuramente classificato come politico.

Iconicum | "Playing within the images" | Stage Scène Vivante | Le Générateur | Foto © David Noir 2015
Iconicum | "Giocare con le immagini" | Stage Scène Vivante | Le Générateur | Foto © David Noir 2015

Giocare nudi è un'azione individuale di basso profilo, ma comunque benefica per la pace.

Sono tutte le nostre micro-avventure, comprese quelle di natura ludica o sessuale, che, messe insieme in un equilibrio, possono ancora fare qualcosa per bilanciare il nostro mondo diretto in modo incoerente. È il nostro gioco con l'altro, sconosciuto o familiare, a creare la qualità della messa in scena che chiamiamo quotidiano.

Giocare al vero significa confrontarsi con la semplicità dell'essere, la banalità dei corpi e dei desideri, la ferocia della nostra natura; e infine divertirsi con essa.

David Noir

David Noir, performer, attore, autore, regista, cantante, artista visivo, video maker, sound designer, insegnante... porta la sua nudità polimorfa e la sua infanzia in costume sotto gli occhi e le orecchie di chiunque voglia vedere e sentire.

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